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deragliato il Nievski Express partito da Mosca. Resti di un ordigno sui binari Russia, strage sul treno: una bomba Aperta inchiesta per terrorismo Trovati i resti di un ordigno da 7 kg di tritolo. Almeno 26 morti e 18 dispersi. Tra i 95 feriti anche un italiano 2009-10-29 |
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per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-11-29 deragliato il Nievski Express partito da Mosca. Resti di un ordigno sui binari Russia, strage sul treno: una bomba Aperta inchiesta per terrorismo Trovati i resti di un ordigno da 7 kg di tritolo. Almeno 26 morti e 18 dispersi. Tra i 95 feriti anche un italiano MILANO - È stata una bomba a causare il deragliamento del Nievski Express, avvenuto in aperta campagna a oltre 300 chilometri da Mosca venerdì sera, alle 21.34 ora locale (le 19.34 in Italia). L'ordigno esploso aveva la potenza di 7 kg di tritolo: lo ha detto il capo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) Aleksandr Bortnikov, che ha riferito sull'andamento delle indagini al presidente Dmitri Medvedev. Dopo alcune ore, una seconda bomba è parzialmente esplosa sul luogo dell'attentato. "Alle 14 di sabato (le 12 italiane) è esploso in parte un altro ordigno", ha detto il capo delle Ferrovie Russe, Vladimir Iakunin. La magistratura russa ha aperto un'inchiesta: le ipotesi sono quelle di terrorismo e uso illegale di armi. Gli investigatori hanno rinvenuto sulla scena del disastro "elementi di un congegno esplosivo"; vicino ai binari è stato trovato anche un cratere del diametro di un metro. Secondo il ministro dell'interno russo, Rashid Nurgaliev, l'attentato sarebbe opera di più persone e si starebbe cercando un primo elemento sospetto. "C'è un uomo che ora sta dando delle informazioni, noi le verifichiamo, e soprattutto facciamo un'indagine a tappeto", ha detto Nurgaliev citato da Itar-Tass. Il ministro ha aggiunto che si cerca una persona sospetta, "un uomo di circa 40 anni, tarchiato di corporatura, rosso di capelli". VITTIME - Il drammatico bilancio è di almeno 27 morti, una ventina di dispersi e 96 feriti. Sul treno c'erano almeno tre passeggeri stranieri, tra cui un italiano, Armando Noacco, 58 anni, che viaggiava sul primo vagone: ferito, è stato trasferito in elicottero all'ospedale di San Pietroburgo dove è stato operato al bacino. Non è in pericolo di vita (leggi l'intervista). Gli altri due stranieri dovrebbero essere finlandesi. Sul treno viaggiavano 661 passeggeri e 20 tra macchinisti e addetti ai vagoni letto. I dispersi, secondo alcune persone che si trovavano sul Nievski, sarebbero saliti a bordo di un treno che passava in direzione opposta, sulla linea San Pietroburgo-Samara. Il treno deragliato Il treno deragliato Il treno deragliato Il treno deragliato Il treno deragliato Il treno deragliato Il treno deragliato Il treno deragliato IL DERAGLIAMENTO - Il Nievski Express, un convoglio a 14 vagoni, viaggia sulla linea veloce che collega Mosca a San Pietroburgo in quattro ore e mezzo, raggiungendo velocità di 200 km orari. Venerdì sera il treno è uscito dalla carreggiata tra Alyoshinka e Uglovka, 350 km a nord di Mosca alle 21.34 ora locale (le 19.34 in Italia). Gli ultimi tre vagoni sono deragliati. Sul luogo dell’incidente, avvenuto a circa 25 km dalla località di Bologoie, a ridosso delle regioni di Tver e Novgorod (nord di Mosca), sono state impegnate tutta la notte le squadre di soccorso, gli elicotteri della protezione civile e un ospedale mobile. I PRECEDENTI - Il 13 agosto del 2007 un’esplosione aveva fatto deragliare il Nievski Express. Lo scoppio, avvenuto alle 21.43 di Mosca (le 19.43 in Italia) nella regione di Novgorod, aprì nel terreno un cratere di un metro e mezzo di diametro. Il bilancio fu di una trentina di feriti. Anche in quel caso si parlò subito di possibile attentato terroristico. Fu poi confermato che una bomba artigianale, a basso potenziale, era stata piazzata sui binari. Vicino al luogo dell’attentato fu anche ritrovato il congegno usato per attivare l’ordigno: era simile a quello rinvenuto nel giugno 2005 quando fu fatto esplodere un treno ceceno in viaggio da Grozny a Mosca. Un attentato per il quale sono stati condannati a 18 anni due nazionalisti russi. LA RIVENDICAZIONE - Sabato è apparsa su un blog ultranazionalista la dichiarazione di un sedicente gruppo "Combat 18" che rivendica la responsabilità dell'incidente ferroviario e annuncia nuovi attentati. Per ora gli investigatori non hanno commentato. "Noi militanti del gruppo autonomo Combat 18 - si legge nel testo - rivendichiamo la responsabilità per l'esplosione del treno Nievski Express. Ci saranno altre azioni in futuro. È giunta l'ora. Noi dichiariamo che la guerra toccherà ogni uomo della strada, in questa guerra non ci possono essere né persone estranee né vittime innocenti, ci sono solo i nostri sostenitori e i nostri nemici". Il gruppo "Combat 18" aveva rivendicato via internet anche l'esplosivo ritrovato il 14 novembre scorso in un vagone della metro di San Pietroburgo: era avvolto in un sacchetto di plastica con una svastica. Secondo gli investigatori, si trattava di falso esplosivo. NUOVO ALLARME A MOSCA - Nel primo pomeriggio di sabato un allarme bomba è scattato alla stazione ferroviaria Kievskaia di Mosca, una delle più grandi e frequentate della capitale russa. Come ha riferito la radio Eco di Mosca, sono in corso controlli da parte degli artificieri, e i responsabili dello scalo hanno invitato la gente con gli altoparlanti ad abbandonare la stazione.
28 novembre 2009
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2009-11-29
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-11-29 Deraglia il Mosca-San Pietroburgo: trenta i morti. La polizia sicura: attentato. Trovata bomba inesplosa Segue la pista dell'attentato terroristico la polizia russa che sta indagando sul tragico deragliamento di un treno ad alta velocità in viaggio da Mosca e San Pietroburgo avvenuto la notte scorsa. Un incidente che ha provocato decine di vittime, oltre 30 secondo l'ultimo bilancio. Molti i feriti gravi. Tra i circa cento ricoverati un italiano, Armando Noacco, 58 anni, imprenditore udinese, che non è in pericolo di vita. Subito dopo il deragliamento fonti dei servizi russi hanno subito espresso il timore di un attentato terroristico, timore confermato dal presidente delle Ferrovie russe, Vladimir Yakunin, che ha parlato di una possibile esplosione. Fonti della polizia russa, citate dalla Itar-tass, hanno reso noto che l'attenzione degli inquirenti è concentrata su una piccola buca accanto ai binari dove si è verificato l'incidente. "Potrebbe essere stata scavata da qualcuno o essere stata provocata dall'esplosione di un ordigno" hanno precisato le fonti. I media russi riportano che alcuni testimoni hanno udito un'esplosione prima del deragliamento. Più tardi sarebbe stata ritrovata anche una seconda bomba inesplosa, il che confermerebbe la pista dell'attentato terroristico. 28 novembre 2009 |
il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-11-29 Russia, treno deragliato con 26 morti e cento feriti: è stata una bomba di Antonella Scott 28 novembre 2009 La tragedia del Nevskij Express, deragliato venerdì notte tra Mosca e San Pietroburgo, assume le dimensioni dell'attentato terroristico con le parole di Aleksandr Borotnikov, capo dei servizi di sicurezza russi, l'Fsb. Secondo Borotnikov, sotto ai tre vagoni scaraventati fuori dalle rotaie gli inquirenti hanno trovato frammenti di un ordigno del peso di sette chilogrammi, e un cratere di circa un metro di diametro. L'ufficio della procura generale ha subito aperto un'indagine per terrorismo e possesso illegale di armi ed esplosivi. Ma tra le foreste di Bologoe, quasi a metà strada tra le due principali città russe, sotto i vagoni i soccorritori sono ancora alla ricerca di 18 passeggeri dispersi: un bilancio non definitivo delle vittime parla di almeno 26 morti, e più di cento feriti. Tra questi ultimi un imprenditore italiano, Armando Noacco, 58 anni. Nell'incidente ha subito la frattura del bacino, ed è stato trasportato all'ospedale di San Pietroburgo. Prima ancora del rapporto di Borotnikov al presidente Dmitrij Medvedev, l'ipotesi dell'attentato era stata definita "la pista principale" da Vladimir Yakunin, il potente capo di Rzd, il monopolio delle ferrovie russe. Stiamo parlando "dell'esplosione di un ordigno – ha detto Yakunin alla televisione russa – in altre parole di terrorismo". Su questa stessa tratta, due anni fa, un treno Mosca-Pietroburgo era deragliato dopo l'esplosione di una bomba fissata tra i binari. Per fortuna allora non c'erano stati morti, ma 60 passeggeri erano rimasti feriti e le autorità russe avevano accusato per atto terroristico due caucasici, abitanti dell'Inguscezia. Oggi è probabile che si ripeta uno scenario simile, anche se l'agenzia russa Interfax, poche ore dopo l'incidente, ha citato la rivendicazione da parte di un gruppo ultranazionalista, "Combat 18", impegnato in una guerra contro gli immigrati clandestini. La testimonianza di un dipendente del ministero delle Emergenze, in realtà, consiglierebbe di non escludere ancora la possibilità di un incidente tecnico: poco prima dell'esplosione, ha dichiarato, sulla linea si è verificata un'interruzione di elettricità. 28 novembre 2009
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